
"C’era una volta
Tanto tempo fa
In un lontano paese
Una principessa
O forse era una bambola
Forse una bambina
Una ragazza
Insomma… c’era una volta qualcuno
Perché c’è sempre qualcuno
Se no, che storia sarebbe?!?"

La vicenda di Sekou si snoda in parallelo a quella dell’attrice che la racconta e che in quel racconto si rispecchia e si interroga.

Uno spettacolo dedicato a Sandro Pertini. Con questo spettacolo Bonazzi, Poli e Santonastaso, dopo il grande successo di Mi chiamo Andrea, faccio fumetti dedicato ad Andrea Pazienza, tornano a raccontare una biografia esemplare a cavallo tra anni Settanta e Ottanta, nella convinzione che in quei due decenni abbiano germinato pensieri e situazioni con cui ora più che mai occorre confrontarsi.

Il Labirinto è uno spettacolo post-teatrale in realtà virtuale, innovativo nel linguaggio e nelle modalità di fruizione, in cui ogni spettatore sarà dotato di un visore, uno speciale dispositivo che proietta chi lo indossa in uno scenario così realistico da sembrare vero.

Due personaggi colorati e buffi. Un campanello rosso. Una lavagna e delle parole. Parole belle, parole sconosciute, parole sbagliate? E ancora tanta Musica. Ecco il mondo che vorremmo: un mondo reale ma anche fantastico. Un mondo “sottosopra”!

Questa è la storia di Nico, un bambino come tanti ma con una grande certezza: Nico è convinto che il suo papà, una persona spesso radiosa, ironica e dai modi cortesi, un papà di sole, come dice lui, abbia un gemello. Un gemello identico di aspetto, ma di carattere completamente opposto: un papà di tempesta, così lo chiama Nico. E quando il papà di tempesta prende il posto del papà di sole, le cose cambiano.

Il lavoro, nato nell’estate del 2018, prende le mosse da testimonianze vere. Da un lato una giovane profuga siriana incontrata dai due autori a Lugano, dall’altro un reportage inchiesta durato due anni e mezzo tra Europa Medio Oriente e Africa “a caccia di trafficanti”. Un lavoro che mette in scena il più grande fenomeno dei nostri tempi.

In un clima sospeso, il racconto di Irma Bandiera si appoggia sulle testimonianze affettuose e appassionate di chi ha vissuto in prima persona la vicenda, dando spazio all’umanità della protagonista e analizzando alcune delle tracce che la storia lascia nella contemporaneità.

Nel ventre narra la storia di un’attesa: Ulisse, Epeo (artefice del cavallo), Neottolemo (figlio di Achille) e un pugno di soldati sono nascosti dentro il cavallo, fuori dalle mura di Troia. È l’ultimo capitolo di una lunghissima guerra, i compagni di armi hanno abbandonato la spiaggia i Troiani li hanno visti partire.

Mi chiamo Andrea, faccio fumetti è una biografia, ma non è una biografia. È un monologo disegnato.
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