
Sabato 8 e domenica 9 ottobre 2022 a Bergamo, si conclude il progetto coordinato da CSVnet e realizzato per Bergamo Capitale del Volontariato.
Una due giorni che vede coinvolti 500 giovani volontari da tutta Italia per raccontare le esperienze di dono con cui contribuiscono a cambiare le comunità̀ in cui vivono.
In particolare, nel pomeriggio di sabato 8 ottobre e nella mattinata di domenica 9 ottobre i giovani si divideranno in dieci laboratori tematici dove, guidati dal Teatro dell’Argine, produrranno altrettante “Lettere all’Europa” per proporre piste di lavoro che contribuiscano a costruire un futuro migliore per le nostre comunità.
Per il programma completo clicca qui.


Da venerdì 7 ottobre a venerdì 4 novembre 2022 CUBO ospita Accendiamo il teatro, un laboratorio teatrale rivolto ai ragazzi dai 12 ai 17 anni, realizzato in collaborazione con il Teatro dell'Argine.
Accendiamo il teatro è un laboratorio teatrale che si pone l'obiettivo di conoscere meglio se stessi, le sfaccettature del proprio carattere, sfidando i propri e altrui limiti e fornendo stimoli per superarli. Il teatro come luogo per un tempo giusto dei sentimenti da esprimere in un contesto accogliente e protetto, che pone al centro del percorso le molteplici potenzialità delle ragazze e dei ragazzi e che per sua natura ha la capacità di limitare "l'esclusione". Sviluppare la creatività, rendere creativo l'apprendimento, superare il disagio e sottolineare l'importanza delle differenze: questo è "Accendiamo il Teatro!"
Ingresso gratuito con prenotazione cliccando qui.
Per ulteriori informazioni scrivere a laboratori@cubounipol.it



Dal 17 al 19 settembre 2022 il Teatro dell'Argine partecipa alla finale del Premio Hystrio presso il Teatro Elfo Puccini di Milano, nell'ambito di Hystrio Festival.





















«13 storie di invisibili raccolte e raccontate da 11 giovani della CISL. E 1 specchio che, per definizione, serve per riflettere» (Teatro dell'Argine).
Il XIX Congresso Confederale CISL riunisce i delegati eletti nei Congressi delle Federazioni nazionali di categoria, i delegati eletti nei Congressi delle Unioni sindacali regionali-interregionali ed i dirigenti sindacali uscenti e subentranti a qualsiasi titolo nel Consiglio generale.






Sabato 14 e domenica 15 maggio 2022, inizia la seconda parte di Neighbourhood in Europe – Shaping Cohesion (Vicinato e Europa: dare forma alla coesione), il nuovo progetto della Fondazione Genshagen, in collaborazione con Teatro dell’Argine e Tänzer ohne Grenzen e.V.
Cosa significa vicinato in Europa? Come possiamo, come giovani europei, plasmare la coesione sociale in modo creativo e sostenibile, soprattutto di fronte alle sfide e alle crisi attuali come la pandemia da Covid19 e la guerra in Ucraina?
Un laboratorio artistico di una settimana, che si terrà da giovedì 9 a giovedì 16 luglio al castello di Genshagen vicino a Berlino, ha come obiettivo di provare a rispondere a queste domande, usando i linguaggi del teatro e della danza. Il laboratorio si concluderà con una restituzione finale che sarà presentata al pubblico il 15 luglio 2022 e che darà l’avvio a una conferenza internazionale sul tema con esperti di varie discipline e con i partecipanti al laboratorio.
Per preparare il percorso di luglio insieme ai partecipanti, sabato 14 e domenica 15 maggio si tiene il secondo incontro propedeutico online, rivolto a ragazzi e ragazze provenienti da Francia, Polonia, Italia, Bulgaria, Slovenia e Germania, sotto la guida di Be van Vark (coreografa, Berlino) e Micaela Casalboni (attrice e regista teatrale, Bologna).
In collaborazione con Osservatorio delle Politiche Culturali di Grenoble (Francia), MJC Roguet di Tolosa, (France), Centro Culturale di Poznan (Poland), Società Elias Canetti di Ruse (Bulgaria), Centro di cultura giovanile Pionirski dom di Lubiana (Slovenia).
Con il contributo di Cancelleria del Governo Federale Tedesco per la Cultura e i Media (BKM), Fondazione Hippocrène (Francia), Ufficio Franco-Tedesco per i Giovani, Consiglio Culturale Franco-Tedesco.

A dieci anni dalla scomparsa di Stefano Tassinari tornano sul palco dell'ITC Teatro tanti protagonisti di indimenticabili rassegne come La Parola Immaginata, Ritagli di tempo, Raccontando... Tra musica, letteratura, politica e teatro verranno ripercorse alcune tappe delle tante iniziative che hanno visto lo scrittore ferrarese diventare protagonista, per quasi quindici anni, della vita culturale e politica della città.
«Uno scrittore, certamente. Ma anche cuoco, compagno militante, tifoso sfegatato della Spal e dell’Inter, giornalista, esperto di pipe, di musica, di cinema, di tortelli di zucca. Soprattutto un amico, un confidente, una guida, un punto di riferimento per molti. Questa serata è un regalo che vogliamo fare, insieme all'amministrazione comunale di San Lazzaro, a chi lo ha conosciuto e a chi non ha fatto in tempo. Ma soprattutto a noi, che in questi tempi incerti, avremmo bisogno più che mai del Tass» (Teatro dell'Argine).
«Stefano è stato una figura politica e culturale complessa e importante, un punto di riferimento anche per le tante belle iniziative realizzate sul nostro territorio. È bello che venga ricordato all'interno del nostro teatro, che ospiterà una targa a lui dedicata» (Juri Guidi, Assessore alla Cultura del Comune di San Lazzaro di Savena).
Lunedì 9 maggio 2022, ore 20:30

Giovedì 9 giugno 2022
ore 10.30 replica riservata alla Casa Circondariale
ore 15.00 replica per il pubblico esterno
presso Casa Circondariale di Bologna Rocco D’Amato (Via del Gomito 2, Bologna)
Solo in campo la vita sparisce
spettacolo nell’ambito del progetto Per Aspera ad Astra
a cura del Teatro dell’Argine
con i partecipanti al corso di formazione nei mestieri del teatro presso la Casa Circondariale di Bologna Rocco D’Amato – sezione penale Gracijano Ahmetovic, Luigi Capretto, Roberto Di Felice, Giovanni Gugliotta, Pietro Piazza, Vincenzo Fabrizio Pomes, Eolo Pompa, Tommaso Russo, Carmelo Sanfilippo, Alessandro Sarasini, Graziano Suppini, Salvatore Verrigno, Athos Vitali
e con Clio Abbate, Francesco Izzo Vegliante, Bianca Marzolo
drammaturgia Mattia De Luca
regia Giacomo Armaroli, Mattia De Luca, Paolo Fronticelli
scenografia Nicola Bruschi
tecnica audio luci Eva Bruno, Erio Lugli
corso a cura di Giacomo Armaroli, Eva Bruno, Nicola Bruschi, Mattia De Luca, Paolo Fronticelli
con la partecipazione di Clio Abbate, Bianca Marzolo
coordinamento artistico Micaela Casalboni
organizzazione Martina Antonelli, Jessica Bruni
promozione Jessica Bruni, Giulia Pompili
amministrazione Sonia Scanu
si ringrazia la casa Circondariale di Bologna Rocco D’Amato
Diceva Diego Armando Maradona che il calcio fa sparire la vita.
Per 90 minuti (più recupero), la vita è delimitata da un rettangolo di gioco in cui correre da una porta all'altra con un pallone ai piedi.
I suoi problemi, le sue difficoltà, la routine, il bello e il cattivo tempo stanno da un'altra parte, in un altro spazio e in un altro tempo.
Certo, il campo prima o poi finisce, così come il tempo regolamentare scade, ma ogni domenica si ricomincia.
Il calcio è bisogno di sottrazione, momento di creazione, divertimento e avventura che è al riparo da tutto, luogo in cui si è padroni, sicuri, lontano da ciò che si sente estraneo, capaci di dominare gli elementi e il contesto e di costruire e partecipare a trame, schemi che diventano storia (calcistica e non).
Il calcio è essere pienamente adulti e, nello stesso tempo, ritrovarsi dentro un’infanzia eterna.
E poco importa se non è più "quello di una volta": tutte le volte che vedi un pallone rotolare, che tu sia stato un bambino o una bambina, sei tu a tornare "quello di una volta".
Il calcio è tutto questo e molto altro ancora, è «l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo», come diceva Pasolini, è luce e ombra, è regole e falli tattici, è arbitro, cartellini, ammonizioni ed espulsioni, è gioia e dolore, è corsa e attesa.
Il calcio, per quanto possa sembrare banale a chi guarda con diffidenza al rettangolo verde, è come la vita, ed è per questo che abbiamo deciso di parlare di calcio per parlare di noi.
Lo spettacolo è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria.



«Vorrei che esistessero luoghi stabili, immobili, intangibili, mai toccati e quasi intoccabili, immutabili, radicati; luoghi che sarebbero punti di riferimento e di partenza, delle fonti: [...] tali luoghi non esistono, ed è perché non esistono che lo spazio diventa problematico».
Così Georges Perec chiude il suo viaggio poetico intorno ai luoghi che abitiamo, a quelle Specie di spazi che ci circondano, ci modellano e ci plasmano.
E come non pensare a queste parole dopo gli ultimi due anni? Due anni in cui abbiamo dovuto fare i conti come non mai con lo spazio, gli spazi, le distanze, i metri quadrati.
«Da due anni a questa parte io non so più di quanto spazio ho bisogno per vivere. Quanto misura il mio spazio vitale. Quante persone posso tenere nel mio spazio e a quanta distanza devo starci. Quanto bene devo volere a una persona per concederle di stare nel mio spazio. Che fine hanno fatto gli spazi dove prima mi sentivo a casa. Perché anche lo spazio è diventato relativo. Il tempo lo sapevo già, ma lo spazio, così geometrico - base per altezza, diviso due se è un triangolo, ho fatto lo scientifico - perché è diventato relativo pure lui?».
Così siamo partiti noi, con le parole di Perec in tasca, cercando di capire in che modo possiamo ancora vivere i nostri spazi.
Un ringraziamento a Monia Visani per aver tentato nell'impresa disperata di farci cantare.
SABATO 9 E DOMENICA 10 APRILE 2022 | ORE 20.45 | ITC LAB
Laboratori Teatro dell'Argine
con gli allievi e le allieve della Compagnia Officina
Pietro Gherardi, Laura Gnudi, Francesco Lolli, Margherita Marchioni, Bianca Marzolo, Beatrice Zannoni
drammaturgia Mattia De Luca
regia Giacomo Armaroli e Mattia De Luca
2024 - Teatro dell'Argine Società Cooperativa Sociale
footer.credits.legal-office
Powerd by: Profili